Cascate del Catafurco Escursioni Sicilia Galati Mamertino Treekking Parco dei Nebrodi provincia di Messina

Cascate del Catafurco sono uno spettacolo fiabesco, una cascata naturale alta oltre 30 metri. Sotto la cascata un laghetto in una cavità naturale, scavata nella roccia, chiamata “Marmitta dei Giganti”. Itinerario partendo da Giarre, lungo il percorso una delle Piramidi dell’Etna, i Tholos dei Nebrodi e il sito dell’Argimusco per gli amanti dell’archeoastronomia https://wp.me/p7tTtu-FK

Cascate del Catafurco dove si trovano?

Le cascate si formano in corrispondenza di un dislivello di circa 20 m lungo il corso del torrente San Basilio formando una stretta gola, nel territorio di Galati Mamertino nel Parco dei Nebrodi in Provincia di Messina ed esattamente in Contrada Pietra Grossa SNC | Strada Statale 113 km 140+650, Ente Parco dei Nebrodi, 98072 San Basilio, Galati Mamertino, Sicilia, Italia

Cascate del Catafurco quando andare?

Periodi ideali per la visita primavera e autunno, in estate il flusso d’acqua è molto ridotto ed essendo buona parte dei percorsi esposti al sole in salita non è il periodo migliore.

Cascate del Catafurco come andare, quale itinerario seguire?

Si può andare in vari modi alle Cascate del Catafurco, direttamente in quad o fuoristrada, a piedi lasciando l’auto in Località San Basilio nel Comune di Galati Mamertino e proseguendo a piedi per circa 3km su sterrato o facendo un percorso più lungo che attraversa i boschi evitando strade con mezzi passanti, una facile e gradevole passeggiata in mezzo alla natura del Parco dei Nebrodi. E’ consigliabile portare riserva d’acqua anche se durante il percorso troverete diverse fonti e fontane.

Cascate del Catafurco panorama itinerario trekking

Cascate del Catafurco panorama itinerario trekking

Cascate del Catafurco vista dall’alto itinerario trekking

Cascate del Catafurco vista dall’alto itinerario trekking

Sotto le Cascate del Catafurco, potrete ammirare la piscina sottostante chiamata “Marmitta dei Giganti” in cui poter fare un rinfrescante bagno.

Cascate del Catafurco e Marmitta dei Giganti

Cascate del Catafurco e Marmitta dei Giganti

Nei pressi della cascata sono presenti alcuni tavoli per un picnic e delle suggestive nicchie di muschio, dentro le quali è stata posta una statua della Madonna circondata da pianta endemica che è possibile trovare solo li in tutto il mondo la Petogna.

Cascate del Catafurco statua Madonna lacrime di Maria e Petogna

Cascate del Catafurco statua Madonna lacrime di Maria e Petogna

Se sceglierete di seguire il sentiero pedonale di trekking (2-3 ore) che parte da 38°01’01.4″N 14°47’52.1″E attraverserete un querceto misto a pini, ontani ed altre specie arboree con panorami mozzafiato sulle Rocche del Crasto. Dopo aver intrapreso una discesa raggiungerete il bivio che ci conduce direttamente alla base della Cascata del Catafurco. Non lontano antiche costruzioni rupestri utilizzate dai pastori fino a qualche anno fa. Percorrendo il tracciato si transita attraverso il borgo rurale di “Molisa”, un antico abitato di grande valore etno-antropologico, caratterizzato dalla presenza di tipici rifugi di pastori (i “pagghiari”) costituiti da muri realizzati in pietrame senza l’utilizzo di malta e ricoperti da fascine di Ginestra odorosa (Spartium junceum)

Cascate del Catafurco vicine costruzioni rupestri in pietra con tetto in ginestra

Cascate del Catafurco vicine costruzioni rupestri in pietra con tetto in ginestra

Cascate del Catafurco Itinerario da Giarre B&B Casa Olimpia Giarre 74km alla scoperta dei Tholos e Argimusco

Attraverserete il Parco dell’Etna, il Parco Fluviale dell’Alcantara e il Parco dei Nebrodi.

  • Partendo da Giarre si percorre la splendida Via Callipoli SS114 su lastricato di basole vulcaniche, ammirando i palazzi Liberty. Chi non vuole fare colazione da noi può fare tappa al baretto di Villa Margherita per una magnifica granita siciliana al limone
  • Continuando sulla SS114 passato il ponte sul torrente Macchia, si attraversa la frazione di Santa Maria la Strada dove nel 1071 i Normanni si scontrarono con gli arabi e a ricordo troverete il Pozzo di Ruggero e la Chiesa della Madonna della Strada edificati dal Conte Ruggero
  • Si seguono le indicazioni per Nunziata di Mascali, attraversando le colate del 1928 che distrussero Mascali e volendo visitare la Nunziatella una delle chiese più antiche della Sicilia
  • Si prosegue in direzione Piedimonte Etneo sulla SP2iii ammirando panorama mozzafiato su Giarre e tutta la baia che va da Taormina fino al Porto dell’Etna
  • Attraversando Piedimonte notevole il portale della via principale e l’adiacente cappella con copia della Statua della Pietà immettendovi sulla SS120 che attraversando Linguaglossa vi porterà fino a Randazzo
  • Prosenguendo per Linguaglossa attraverserete più volte i binari della Ferrovia Circumetnea, non attiva al domenica, e potrete ammirare varie ville, i paesaggi ticipi dell’Etna, uliveti e vigneti
  • Per chi pensa di fare pranzo a sacco a Linguaglossa trovarete vari prodotti tipici
  • Proseguendo sulla SS120 dopo Linguaglossa troverete tantissime cantine e agritursmo. Passato Passopisciaro sulla destra potrete ammirare una delle incredibili Piramidi dell’Etna, terrette di pietre a secco sparse un po per tutta la provincia di Catania
Piramidi dell’Etna ecco quella sita sulla SS120 poco dopo Passopisciaro – Castiglione di Sicilia

Piramidi dell’Etna ecco quella sita sulla SS120 poco dopo Passopisciaro – Castiglione di Sicilia

  • Arrivati a Randazzo, potreste visitare il centro medievale con le chiese in pietra lavica e la cinta muraria. Randazzo è al centro di ben 3 parchi: Parco dell’Etna, Parco Fluviale Alcantara e Parco dei Nebrodi. Punto di passaggio obbligato per chi dalla costa Jonica vuole passare alla costa Tirrenica. Di origine prettamente medioevale, giace però su un territorio in cui si sono incontrate le più disparate civiltà: greci, romani, bizantini, ebrei, arabi, normanni, aragonesi hanno lasciato tracce di alto valore documentario ed artistico in essa. La domenica il mercato è ottima occasione per degustare e acquistare prodotti tipici.
Randazzo e Etna vista da nord Ponte Alcantara

Randazzo e Etna vista da nord Ponte Alcantara

  • Imboccata la SS116, passato il Fiume Alcantara, si entra in Provincia di  Messina con Santa Domenica Vittoria, lasciando Etna e pietra lavica alle spalle, il panorama cambia di colpo con il Parco dei Nebrodi e pietra chiara calcarea
  • Al bivio di Favoscuro, si potrebbe fare tappa a vedere i Megaliti dell’Argimusco, da molti definita la Stonehenge italiana nel comune di Montalbano Elicona, ma molto più antica e spettacolare. Se non siete ancora vegani, il pranzo al Ristorante Don Santo di Favoscuro è un must, carne di castrato alla brace e altre specialità anche a base di vegetali.
  • Proseguendo sulla SS116 si attraversa casale Floresta paese agricolo nel cui territorio è possibile osservare e visitare diversi Tholos dei Nebrodi, costruzioni autoportanti in pietra a secco in pianta circolare e conici nell’alzato utilizzati nei millenni dai pastori come rifugi, una forma di architettura rurale ormai perduta, ricordano i Nuraghi della Sardegna o i Trulli della Puglia.
Tholos dei Nebrodi costruzioni rupestri in pietra

Tholos dei Nebrodi costruzioni rupestri in pietra

  • Dopo Floresta si può fare il percorso diretto verso le Cascate del Catafurco di Galati Mamertino direttamente in auto e poi 4km a piedi come da mappa a seguire, oppure passare da Tortorici e poi arrivare da Nord alle cascate con un percorso a piedi più lungo.

Nella parte finale di questo percorso potrebbe essere necessario un veicolo 4×4, se avete una normale auto settate il navigatore per evitare percorsi sterrati e farete una salutare passeggiata a piedi di qualche Km per arrivare alle cascate. Al ritorno se non volete di nuovo attraversa i Nebrodi, potete prendere la comoda autostrada A20 per Messina e poi A18 direzione Catania e uscire a Giarre

Le informazioni fornite sono aggiornate dopo escursione effettuata a maggio 2018, non ci assumiamo alcuna responsabilità su eventuali inesattezze o incidenti, segnalateci eventuali errori in modo da correggere prontamente. Il percorso è relativamente semplice, tuttavia per ottenere il massimo in tutta sicurezza, consigliamo il supporto di una guida esperta e autorizzata, che vi saprà dare tutte le informazioni e il supporto necessario. Nel visitare raccomandiamo un turismo sostenibile, rispettoso dei luoghi e delle persone che ci abitano, non inquinare o sporcare anzi dando una mano a tenere tutto pulito per chi verrà dopo. Questo è un habitat molto delicato con piante in via di estinzione siate accorti.

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Casa Olimpia Tour cosa fare vacanza Sicilia itinerari viaggio e consigli

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